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AGGIORNATO IL PROTOCOLLO ANTICONTAGIO VALIDO FINO AL 31/10/2022


E’ stato raggiunto ieri l’accordo sull’aggiornamento delle misure di contrasto al alla diffusione del Covid-19 nei luoghi di lavoro privati. Di seguito, in sintesi, le regole da seguire:

  1. INFORMAZIONE

Il datore di lavoro deve informare, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, tutti i lavoratori e chiunque entri nel luogo di lavoro del rischio di contagio da Covid-19 e di una serie di misure precauzionali da adottare, fra le quali:

  • la consapevolezza e l’accettazione del fatto di non poter entrare nè permanere in azienda e di doverlo dichiarare tempestivamente in caso di sintomi;
  • l’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità sanitarie e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda;
  • l’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante il lavoro, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.

Il datore di lavoro fornisce un’informazione adeguata sulla base delle mansioni e dei contesti lavorativi, con particolare riferimento alle misure e ai DPI adottati.

 

  1. MODALITA’ DI INGRESSO NEI LUOGHI DI LAVORO

Il personale potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea prima di accedere al lavoro e in caso di temperatura superiore a 37,5°C, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro (previsto in tal caso isolamento temporaneo e fornitura di mascherina FFP2 ove non ne fosse già dotato, contatto del medico curante nel più breve tempo possibile).

 

  1. GESTIONE DEGLI APPALTI

In caso di lavoratori dipendenti da aziende terze che operano nel sito (es. manutentori, fornitori, addetti alle pulizie o Vigilanza, etc.) che risultassero positivi al tampone COVID-19, l’appaltatore dovrà informare immediatamente il committente, per il tramite del medico competente ove presente. Il committente deve dare all’impresa appaltatrice informativa completa sul contenuto del Protocollo anticontagio aziendale e deve vigilare affinché i lavoratori della stessa o delle aziende terze che operano a qualunque titolo nel perimetro aziendale, ne rispettino integralmente le disposizioni.

 

  1. PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA, RICAMBIO DELL’ARIA

Il datore di lavoro assicura la dei pulizia giornaliera e la sanificazione periodica locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.

Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei medesimi secondo modalità già note.

Occorre garantire la pulizia, a fine turno, e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch e mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici che nei reparti produttivi, anche con riferimento alle attrezzature di lavoro di uso promiscuo. In tutti gli ambienti di lavoro vengono adottate misure che consentono il costante ricambio dell’aria, anche attraverso sistemi di ventilazione meccanica controllata.

 

  1. PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI

Le persone presenti nel luogo di lavoro devono adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani. Il datore di lavoro mette a disposizione idonei e sufficienti mezzi detergenti e disinfettanti per le mani, accessibili a tutti i lavoratori. Continua ad essere raccomandata la frequente pulizia delle mani, con acqua e sapone.

 

  1. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

L’uso dei DPI FFP2, anche se attualmente obbligatorio solo in alcuni settori secondo la normativa vigente, rimane un presidio importante per la prevenzione del contagio nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro. Il datore di lavoro assicura quindi la disponibilità di FFP2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l’utilizzo. Inoltre, il datore di lavoro, su specifica indicazione del MC o del RSPP, sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi, individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (FFP2), che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili.

 

  1. GESTIONE DEGLI SPAZI COMUNI (MENSA, SPOGLIATOI, AREE FUMATORI, DISTRIBUTORI DI BEVANDE E/O SNACK)

E’ necessario:

  • Contingentare l’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi, e prevedere una ventilazione continua dei locali e un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi;
  • Organizzare gli spazi e sanificare gli spogliatoi per garantire ai lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro e idonee condizioni igieniche sanitarie;
  • Garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti, dei locali delle mense, delle tastiere dei distributori di bevande e snack.

 

  1. GESTIONE ENTRATA E USCITA DEI DIPENDENTI

Occorre favorire orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare assembramenti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sale mensa) e, ove possibile, dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

 

  1. GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA

La persona sintomatica (febbre e sintomi di infezione respiratoria o simil-influenzali quali la tosse) deve essere subito dotata (ove già non lo fosse) di mascherina FFP2 e si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria.

  1. SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS

Seppure nel rispetto delle misure igieniche raccomandate dal Ministero della salute e dall’OMS, la sorveglianza sanitaria deve essere volta al completo ripristino delle visite mediche previste, previa documentata valutazione del MC. La sorveglianza sanitaria oltre ad intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, rappresenta un’occasione sia di informazione e formazione che il MC può fornire ai lavoratori (in particolare sulle misure di prevenzione e protezione, compresa la profilassi vaccinale e il corretto utilizzo dei DPI nei casi previsti).

La riammissione al lavoro dopo contagio avverrà come dal precedente punto 2; per il reintegro progressivo dei lavoratori già risultati positivi al tampone con ricovero ospedaliero, il MC effettuerà la visita medica precedente alla ripresa del lavoro al fine di verificare l’idoneità alla mansione, indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.

 

  1. LAVORO AGILE

Si auspica che venga prorogata ulteriormente la possibilità di ricorrere al lavoro agile “emergenziale”, in quanto rappresenta tuttora uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili.

 

  1. LAVORATORI FRAGILI

Il datore di lavoro stabilisce, sentito il MC, specifiche misure prevenzionali e organizzative per i lavoratori fragili.

 

  1. AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO

Le Parti si impegnano a riverificare l’aggiornamento ulteriore delle misure entro il 31/10/22 se il quadro epidemiologico non richiederà di doverle aggiornare prima.

 

COSE DA FARE

  • Aggiornare il protocollo anticontagio aziendale in base al contenuto del nuovo protocollo nazionale 30/6/22 (misure minime ulteriormente integrabili a seguito di valutazioni specifiche), con la partecipazione attiva del MC e del RSPP per l’individuazione dei lavoratori / gruppi di lavoratori che necessitano di fornitura di FFP2 (con particolare attenzione per i soggetti fragili) che dovranno utilizzarle e previa consultazione delle rappresentanze sindacali;
  • Sarà compito del MC individuare i soggetti fragili (non solo i portatori di patologie che possono favorire l’infezione o aggravarne le conseguenze, ma anche i soggetti più sensibili alla infezione in quanto NON vaccinati o che NON hanno ultimato il ciclo vaccinale) ed individuare i soggetti che presentano patologie tali da controindicare l’utilizzo di FFP2 e che di conseguenza dovranno essere oggetto di misure organizzative / tecniche tali da garantire la prevenzione del contagio (ad es: smart working, distanziamento > di due metri, divieto di partecipare a riunioni o contesti di assembramento, ecc…);
  • Fornire specifica informativa ai lavoratori e terzi.