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REATI AMBIENTALI, SI RISCHIA IL PENALE


Il Senato ha approvato la legge che introduce all’interno del Codice Penale i reati ambientali per i quali i tempi di prescrizione raddoppiano e le pene possono arrivare a 15 anni di reclusione.
I “nuovi delitti” introdotti:
• INQUINAMENTO AMBIENTALE: il nuovo articolo 452-bis del codice penale punisce il reato con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 1.000 a 100.000 euro;
• DISASTRO AMBIENTALE: punito con la reclusione da 5 a 15 anni;
• TRAFFICO E ABBANDONO MATERIALI AD ALTA RADIOATTIVITA’: l’articolo 452-bis punisce con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro;
• ASSOCIAZIONE CONTRO L’AMBIENTE: sono previste specifiche aggravanti nel caso di commissione in forma associativa dei nuovi delitti contro l’ambiente;
• RAVVEDIMENTO OPEROSO: Diminuzione di pena dalla metà a due terzi per chi si impegna a evitare che l’attività illecita sia portata a conseguenze ulteriori o provvede alla messa in sicurezza “prima che sia dichiarata l’apertura del dibattimento di primo grado”;
• CONFISCA: In caso di condanna o patteggiamento per i reati il giudice deve sempre ordinare la confisca delle cose che sono il prodotto o il profitto del reato o che sono servite a commetterlo;
• PROCURATORE ANTIMAFIA: Il procuratore della Repubblica che procede per delitti contro l’ambiente, dà notizia dell’indagine all’Agenzia delle entrate e al procuratore nazionale antimafia;
ILLECITI AMMINISTRATIVI: Si prevede un procedimento per l’estinzione delle contravvenzioni collegato all’adempimento da parte del responsabile della violazione di una serie di prescrizioni e del pagamento di una somma di denaro.